L’agorà nell’antichità era la piazza centrale della polis greca, dove si svolgeva la vita politica e commerciale della città. Oggi ad Arezzo sembra che l’agorà si sia trasferita alla Vela del Tribunale di Arezzo, vista la quantità numerica crescente di politici aretini indagati, sempre accompagnati da uno stuolo di professionisti ( spesso gli stessi).

Non bastavano gli indagati del sistema Arezzo descritto molto bene dà Staderini, nella sua intervista alla TGR, che impegna da mesi la magistratura aretina e la polizia giudiziaria, che vede protagonisti esponenti di spicco della destra aretina, che poi sono arrivate le indagine Tiemme, con indagati di peso della politica di sinistra aretina e in questi giorni conosciamo la vicenda giudiziaria della cooperativa Agorà con altri politici di sinistra coinvolti.

Il vuoto lasciato dalla politica nella piazza centrale lo stanno occupando bande di giovani, spesso ubriachi e non solo, che si confrontano, anzi si scontrano, fino ad arrivare a ferire un’agente delle forze dell’ordine.  

I politici aretini o si professano garantisti o tacciono e considerato che nelle indagini oramai sono coinvolti soggetti appartenenti a partiti dell’intero arco costituzionale cosa potrebbero dire o fare di diverso?

Nessun partito o singolo politico sembra voler mettere in primo piano la questione politica ad Arezzo, l’etica della politica, insomma per i professionisti della politica locale quello che sta succedendo non merita una riflessione pubblica tutt’altro.

Forse non si può chiedere a chi è responsabile di questo sfacelo di riconoscere le proprie responsabilità e trarne le dovute conseguenze, ma non è più comprensibile il silenzio dei cittadini perché le cose ad Arezzo vanno tutt’altro che bene anzi per molti vanno proprio male.

Gli aretini oramai sembrano caduti in uno stato soporifico, disinteressati, delusi e senza speranza. Sicuramente i media locali non svolgono bene il loro compito ( Staderini ci ha dato un idea!! ) e spesso sembrano molto attenti a non disturbare il potere, ma anche i corpi intermedi oramai sembrano disinteressati a svolgere le loro funzioni istituzionali : salvaguardare gli interessi dei loro rappresentati.

I cittadini interessati alla politica sono sempre meno, oramai regna sovrana la rassegnazione e moltissimi non hanno fiducia nella loro classe politica, si vive oramai alla giornata e nessuno sembra indignato e preoccupato che la nuova sede dell’agorà cittadino sia alla vela. 

One thought on “Arezzo: l’agorà degli indagati”
  1. BIS…sempre valido!
    Quando NOI del Partito Comunista sentenziamo che il PD-Centrosinistra sono UGUALI al centrodestra, non lo diciamo a caso: sono due schifose facce della stessa medaglia, non solo dal punto di vista delle politiche neoliberiste, antipopolari ed antisociali portate avanti (NON PER NIENTE SONO INSIEME – CHIARO? INSIEME – AL GOVERNO NAZIONALE, CON A CAPO UN BANCHIERE MASSONE) ma anche degli INTRALLAZZI e delle PORCHERIE…
    In Toscana, il PD-centrosinistra si distingue per rinvii a giudizio ed arresti su sversamenti illeciti di rifiuti pericolosi, su magheggi inerenti il Trasporto Pubblico Locale, su evasioni fiscali milionarie riguardanti le cooperative che gestiscono RSA ecc. ecc. … mentre il centrodestra emerge per imbrogli indicibili sulle partecipate comunali (vedere intervista sotto) ecc. ecc.
    Ulteriore conferma che UGUALI sono…
    Fausto Tenti (Responsabile Partito Comunista Valdarno)

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