Ieri si è consumata un’altra giornata carica di attese per un consiglio comunale che per i richiedenti doveva essere la svolta di questa legislatura. Abbiamo provato a seguirlo e abbiamo sentito tante belle parole, tanti buoni propositi. Abbiamo fatto fatica a capire chi era in maggioranza e chi era all’opposizione.

Ci saremmo aspettati un’opposizione capace di utilizzare questa occasione per far capire alla collettività che esiste un’alternativa credibile e soprattutto pronta per governare la città in modo diverso, ma niente di tutto questo.

Quando si facevano i consigli comunali in presenza era apparentemente chiaro dove era la maggioranza e dove stava l’opposizione, ma ora con Zomm si fa una gran fatica a capire chi è che ha la parola e se è della maggioranza o dell’opposizione. Ad onor del vero con qualche eccezione, ma si contano bene in una mano.

Martedì scorso gli avvocati degli indagati ( tra cui il sindaco) hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche, fuori dall’aula, su cosa è oggi la politica, su come si fa, ( alleghiamo il link dell’intervista a piede dell’articolo per chi non la avesse ancora vista), inoltre, i legali hanno generalizzato e hanno aggiunto che tutti in Italia la politica la fanno così. Ma a nessuno è venuto in mente di dissociarsi ? E soprattutto a qualcuno è balenata l’idea di chiedere a quelli della maggioranza ( visto che molti sono nuovi) se si riconoscono in quelle parole, se per loro la politica è uno scambio, è un fatto privato etc. etc. o se al contrario non era l’occasione, anche per loro, per dissociarsi e prendere le distanze o perlomeno chiedergli di esprimersi e dire ai loro elettori cosa ne pensavano? La questione è di primaria importanza visto che fra poco ci sarà da gestire i fondi europei che dovrebbero essere tanti soldi. Se oggi la politica è fatta come l’hanno descritta gli avvocati degli indagati possiamo stare tranquilli ? Era così difficile esprimersi su questo aspetto etico e farci capire che esiste un’alternativa a tutto ciò e magari con altri politici?

Cari signori dell’opposizioni non prendendo le distanze da quelle parole ( serve indignazione forte e vera) rischiate di dare ragione a chi sostiene che siete tutti uguali, che la politica la fate tutti nello stesso modo, quindi, che sareste tutti motivati dagli stessi interessi e obbiettivi. Se lasciate credere questo l’amara considerazione è: a cosa serve cambiare? Tanto vale tenersi chi c’è.

Inoltre, proprio ieri uno degli attori del “sistema Arezzo” , si è appreso dai media ( anzi solo da uno!!), ha deciso di restituire a Coingas il maltorto per alleggerire la propria posizione processuale. Forse era necessario che qualcuno lo ricordasse in consiglio comunale perché evidentemente questo gesto ha un enorme valore di E T I C A P U B B L I C A ( oltre che processuale) ed era doveroso che nel luogo deputato per fare politica con la P maiuscola se ne parlasse e ad esempio si chiedesse agli altri indagati di dire se anche loro hanno intenzione di seguire questo bel gesto per i beni comuni .

Avremmo voluto sentire da tutti i consiglieri di opposizione parole molto forti con una richiesta chiara e precisa su come il sindaco e la sua maggioranza pensano di poter affrontare le sfide che ci aspettano, con quale politica, con il lassismo di questi anni o con un cambio di passo ? Possiamo stare sereni con questi presupposti e che con un processo in corso che potrebbe proseguire per tutta la legislatura?

Se Arezzo vuole accedere ai fondi europei in arrivo servono idee, progetti e capacità ma se il buongiorno si vede dal mattino le prospettive non sono serene per nulla. Oltre al processo, abbiamo un sindaco assente, che racconta bugie ( vedi vaccino) e cosa fa l’opposizione ? Finta di nulla. Propone, propone come se il suo interlocutore potesse essere ancora credibile e capace di fare quello che in sei anni non è riuscito a fare.

Basta ricordare l’area ex Lebole, la rotatoria di via Fiorentina per capire che con le parole e i buoni propositi non si va da nessuna parte.

https://www.rainews.it/tgr/toscana/video/2021/06/tos-avvocati-inchiesta-coingas-staderini-macri-arezzo-adef2415-bce2-4232-8cd4-f05037dfe6cf.html