Abbiamo letto le liste dei testi che i vari difensori chiederanno al Giudice di ammettere nel prossimo processo Estra/Coingas/Multiservizi,  che inizia il 02 novembre, che chiaramente non ci interessano per il loro profilo giudiziario e/o processuale ma per l’aspetto di etica pubblica che emerge.


Una prima considerazione è che evidentemente tra gli undici imputati non è prevista una linea di difesa comune, prima perché ognuno ha i suoi legali,  poi questo si evidenzia ulteriormente dalla lettura delle liste testi e gli argomenti cui sono chiamati a rispondere. Insomma sembra proprio un si salvi chi può. Ne vedremo delle belle.


Ma veniamo alla lista testi che più ha attratto la nostra attenzione, ovvero, quella presentata dal difensore di fiducia di Roberto Bardelli detto il Breda l’avv. Roberto Alboni.


Si legge nella suddetta lista…”i quali dovranno essere sentiti sulle modalità e sui motivi in base ai quali Amendola fu nominato amministratore di Arezzo Multiservizi  e, inoltre,  sulle modalità seguite per la nomina dei presidenti di altre partecipate del Comune di Arezzo ( Casa Thevenin, Atam, Istituto Fossombroni, Azienda Farmaceutic, Aisa Impianti etc. etc. ) sia dopo l’elezione dell’attuale Sindaco, imputato nello stesso processo, Alessandro Ghinelli sia per quanto riguarda il teste avv. Giuseppe Fanfani sindaco delle precedenti due consiliature. Dovrà chiarirsi in cosa consista l’effettiva e concreta discrezionalità del Sindaco nella effettuazione delle suddette nomine”.


Noi crediamo , ma evidentemente ci sbagliamo, che un sindaco usa la la discrezionalità, che la legge gli riconosce, per scegliere i migliori sulle indicazioni fatte dai partiti , perché ricordiamoci che si tratta di scegliere gli amministratori dei cosiddetti beni comuni e, quindi, pensiamo che proprio per questo i sindaci, pur non essendo tenuti per legge, dovrebbero scegliere prima di tutto in base al merito e alle capacità dei soggetti proposti, anche se di area, ma da quanto si apprende sembra che non va sempre così.


Se il Breda e il suo difensore hanno chiamato come teste il precedente sindaco Fanfani possiamo immaginare che lo hanno fatto perché sono convinti che possa confermare che le modalità e l’uso della discrezionalità del sindaco nell’effettuare le nomine ( come nel caso Amendola ) sono in continuità con quelle precedenti. Insomma diciamola tutta …..     COSI’ FAN TUTTI… LA POLITICA IN ITALIA SI FA COSI’…. ma permetteteci di dissentire e di sperare di vivere una realtà diversa.


Ricordiamo, per dovere d’informazione, che l’avv. Fanfani Giuseppe, chiamato come teste, è anche il padre dell’Avvocato Luca Fanfani difensore del Sindaco Ghinelli Alessandro imputato nello stesso processo.  
La vicenda del Breda è oramai nota, ne hanno parlato ripetutamente tutti i media e, inoltre, nella prima sentenza di questo processo, emessa dal Giudice Lara a carico di Staderini, è ricostruita la vicenda che lo riguarda e che sinteticamente si riporta … “Amendola Luca per la sua nomina a presidente di MultiServizi prometteva utilità per euro 200.000,00 da destinare al Bardelli ( da corrispondere a titolo formale di prestito per il tramite di un istituto bancario) per la sua indicazione al Sindaco di Arezzo, nell’ambito degli accordi politici della coalizione consigliare di maggioranza”…


Ci sembra , sotto un profilo etico (e non giuridico), che la logica di questa operazione possa essere così rappresentata : “prima l’interesse personale e la spartizione in base ai voti procacciati dal proprio partito e poi le idee, i progetti politici e il bene comune” in barba al merito e alle aspettative dei cittadini.


A questo punto c’è solo da auspicarsi che venga ammesso come teste l’avv. Fanfani Giuseppe perché solo così potremo finalmente sapere se è vero che “ tutti facevano e tutti fanno .. così” e quindi, sentiremo dalle sue parole se lui e le sue coalizioni consiliari di maggioranza ( centro sinistra) usavano questi criteri spartitori ( tanti voti tante nomine) come sembrerebbe avere fatto  l’imputato Ghinelli ricordiamo difeso da suo figlio l’ avv. Luca Fanfani.


Ci siamo chiesti più volte come mai nelle ultime elezioni amministrative (2020) tutte le opposizioni (compreso centrosinistra) non abbiamo usato i guai giudiziari di Ghinelli e della sua coalizione per fare campagna elettorale, .. molto strano… trincerandosi dietro il garantismo o peggio quando dicevano qualcosina premettevano che si auspicavano che fosse accertata l’innocenza di Ghinelli e dei sui, come si fa per i parenti stretti ma loro parenti non sono!


Certo  a pensare male si fa peccato ma a volte non ci si sbaglia!