Ancora prima di fargli un processo, in Tribunale, a tutti coloro che l’ hanno insultata, ci sembra, che con il post di cui sotto abbia già lei previsto le condanne, gli importi dei risarcimenti e i “percorsi di riabilitazione civica: “TUTTI A PULIRE I BAGNI DELLE TERAPIE INTENSIVE” . Non ci risulta che quanto scritto nel post si possa decidere in via amministrativa.

Noi conosciamo una Lucia Tanti che si professa garantista e, ad esempio, a chiunque le chiede non un giudizio giuridico penale ma una semplice valutazione etica sulle vicende (Coingas/Estra) lei si rifiuta di rispondere, perché, per lei vale il principio di innocenza fino al terzo grado, insomma, finché la decisione non sarà definitiva.

Oggi, dopo le offese social e cartacee ricevute, scopriamo che ha cambiato idea, non è più garantista, e non solo, lei ha già individuato il numero dei responsabili, li ha già condannati a pagare euro 1.000 ciascuno, senza nemmeno fargli un processo. Insomma, ci pare di leggere che gli ha già comminato la pena e stabilito l’importo degli indennizzi , infatti, già distribuisce il milione di risarcimento che lei riceverà e che sempre e solo lei ha determinato in euro 1.000,00 da pagare per ciascuno dei 1.000 colpevoli delle offese fattele.

Non solo, ma ha anche individuato una pena ulteriore, non prevista dall’ordinamento giuridico, ma che evidentemente lei conosce come possibile: “la riabilitazione civica”, ovvero, lei già prevede che li manderà a pulire i bagni delle terapie intensive. Ci permettiamo di segnalargli che forse quei bagni non dovrebbero essere tanto sporchi, perché i pazienti di quel reparto non crediamo che li possano usare, ma forse la vice sindaca sa cose che noi non sappiamo.

Insomma ci viene da pensare che quando si tratta del proprio culo il garantismo va a farsi benedire.

A questo punto ci piacerebbe che la sig.ra Tanti, una volta spogliatasi del garantismo, usasse gli stessi pesi e le stesse misure anche nei confronti degli imputati del processo Coingas/Estra, perché se nel suo caso ci sono il volantino e i post come elemento probante secondo lei, nel processo al sindaco Ghinelli e agli altri ci sono le registrazioni, le intercettazioni già acquisite al processo e pubbliche e, inoltre, ci sono i fatti accertati definitivamente dal Tribunale nella sentenza Staderini, che in grande parte sono gli stessi del processo in corso.

Ci aspettiamo dalla vice sindaca di sapere, sul processo Coingas/Estra, non un’anticipazione della prossima sentenza, che emetterà il Tribunale di Arezzo, ma almeno che percorso di riabilitazione civica e/o etico propone per il sindaco Ghinelli e tutti gli altri imputati qualora venissero condannati, perché questo c’è lo può dire.

Per noi sono inaccettabili le minacce alla vice sindaca di Arezzo Lucia Tanti, deve essergli garantita la sicurezza dalle forze dell’ordine, anche fisica, deve essergli assicurata la libertà di pensiero, di poter svolgere la sua funzione e soprattutto di non ricevere insulti.

Però anche nel suo caso chi ha sbagliato deve deciderlo solo ed esclusivamente un Giudice, così come solo il Tribunale potrà stabilire le responsabilità e i risarcimenti, perché nel nostro ordinamento e garantito a tutti il diritto alla difesa.

Le esprimiamo tutta la nostra vicinanza, crediamo cha abbia fatto bene a sporre denuncia e che forse si è trovata al centro di tutto questo interesse mediatico, con una notevole esposizione, e questo l’abbia spinta a scrivere questo post, ma a questo punto conoscendola sappiamo che lei non vorrà più usare due pesi e due misure e , quindi, presto ci dirà, ad esempio, con uno dei suoi post quale riabilitazione civica ha pensato per gli attuali imputati del processo Coingas/Estra qualora venissero condannati.