Il Mercato Logge del Grano e l’Osteria del Mercato oggi hanno chiuso, i produttori presenti nel mercato sono stati costretti a questa amara decisione non potendo più gestire i costi della struttura e non ricevendo alcun supporto da parte del Comune di Arezzo proprietario dell’Immobile.

L’amministrazione del comune di Arezzo è espressione di quella destra politica che oggi governa l’Italia, del Ministro Lollobrigida che ha voluto modificare il nome del suo dicastero in “Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare”.

Proprio il nuovo ministro dell’agricoltura Lollobrigida ( Il Cognato del Presidente) solo due mesi fa ebbe a dichiarare pubblicamente: “Inizia l’era del sovranismo alimentare che distinguerà questo governo. Il nostro obiettivo è tutelare l’economia agricola dalle aggressioni del mercato del falso che distorce miliardi di euro, rimettere al centro il rapporto con il settore per proteggere la filiera e il concetto di cultura rurale”.

Il Mercato delle Logge del Grano era proprio questo: “proteggeva la filiera” corta. Nel 2015 il Comune di Arezzo ha dato in affitto l’immobile ad un gruppo di aziende agricole costituite in Rete di Impresa per offrire ai cittadini di Arezzo un Mercato Agroalimentare di prodotti di alta qualità e selezionati che rispettassero i criteri del km0 e della filiera corta.

Il Presidente del Comitato Logge del Grano, Antonio Tonioni ha dichiarato pubblicamente che: “La Rete ha cercato di avere un approccio collaborativo e costruttivo con il Comune, ritenendo il Mercato un bene della comunità. Evidentemente il Comune non ritiene il Mercato importante. Fin dall’apertura non ha mai dato risposte, ha rimbalzato le problematiche e ha rigettato tutti i progetti di sviluppo strutturale ed economico del Mercato. Negli anni la Rete ha proposto al Comune numerosi progetti per lo sviluppo economico e il miglioramento strutturale dell’edificio anche intervenendo con importanti risorse messe a disposizione dai soci. Il Comune ha ripetutamente bocciato tutte le proposte che avrebbero potuto generare valore all’immobile e rendita al Mercato”.

Anche la Camera di Commercio ha cercato di organizzare un incontro per discutere del futuro del progetto Logge del Grano fra Comune, Rete e associazioni di categoria, ma non ha ricevuto la disponibilità del Comune a partecipare.

A questo punto il Mercato delle logge del Grano non c’è più, ma a noi piacerebbe sapere cosa ne pensa il neo Ministro Lollobrigida( che è l’unico politico nazionale che è venuto ad Arezzo in campagna elettorale dai patrioti di Talzano), del comportamento del Comune, amministrato dalla destra, che non ha sostenuto un’iniziativa così lodevole tanto da farla chiudere, che invece era così in sintonia con il nuovo corso politico nazionale la sovranità alimentare?

Ma evidentemente ad Arezzo, alla destra, della sovranità alimentare non interessa proprio nulla.

Sempre Tonioni afferma che il Comune non si è presentato nemmeno il 25/11/22 alla riunione indetta dalla  Camera di Commercio di Arezzo dove doveva essere discussa la posizione sul futuro del progetto Logge del Grano alla presenza anche delle Associazioni di Categoria.

Ma il 25 novembre era già un mese che il ministro Lollobrigida aveva cambiato il nome al suo ministero e forse ci si poteva aspettare un comportamento diverso dal sindaco Ghinelli, così vicino, a parole, al nuovo esecutivo tanto da lasciarsi andare a dichiarazioni entusiastiche. Ma evidentemente a Ghinelli e ai suoi della sovranità o del sovranismo alimentare as Arezzo interessa ben poco.

Vogliamo concludere esprimendo tutto il nostro dispiacere e delusione per questa chiusura e per questa ulteriore grave perdita per Arezzo. Il Mercato Delle Logge Del Grano doveva essere sostenuto e supportato dall’amministrazione, per la sua unicità, centralità e perché tra le altre cose svolgeva anche un servizio di educazione alimentare, infatti, in quel mercato oltre che trovare prodotti a km0 e a filiera corta era possibile acquistare ad esempio ortaggi e frutta appena raccolti, così che era possibile apprezzare veramente quale era il vero sapore e profumo dei prodotti appena raccolti.

Il mercato non c’è più e quindi aspettiamo il neo Ministro Lollobrigida che torni ad Arezzo per potergli chiedere di persona cosa ne pensa del comportamento dell’amministrazione comunale e di chi la sostiene così poco sensibile alla sua missione di proteggere la sovranità alimentare?