Arezzo è uno dei pochi comuni capoluogo di provincia, in cui si trova un penitenziario, a non avere nominato il garante per i detenuti. Noi lo scorso luglio siamo tornati sull’argomento e chi vuole potrà leggere l’articolo a questo link : https://www.alowebtv.it/2023/07/05/arezzo-senza-il-garante-perche-il-sindaco-ghinelli-non-procede-a-nominarlo-come-previsto-dalla-legge/

Abbiamo intervistato il nuovo direttore del penitenziario aretino e con lui abbiamo approfondito la conoscenza della Casa Circondariale, dell’esecuzione della pena e della rieducazione: https://www.alowebtv.it/2024/02/11/alessandro-monacelli-direttore-casa-circondariale-di-arezzo-lesecuzione-delle-pena-e-la-rieducazione/

Ci chiediamo se non ci fosse stata la campagna elettorale per le europee, che vede Ghinelli candidato, la destra aretina avrebbe continuato a disinteressarsi della sua Casa Circondariale ? La risposta ci viene spontanea, visto che non ha nemmeno nominato il Garante dei Detenuti (e nessuno a a parte noi ha sollevato la questione).

La caratteristica che ha contraddistinto questa destra, che governa la città oramai da 9 anni, è stata quella di non occuparsi della sua Casa Circondariale, così da rimuovere persino la percezione collettiva della sua esistenza, ma poteva essere diversamente, diremo di no, visto che questa amministrazione fa del pregiudizio, della cattiveria e del disimpegno sociale e culturale la sua cifra identitaria.

Non c’è solo l’amministrazione comunale, che le sue responsabilità le ha tutte, ma anche le altre istituzioni possono e devono occuparsene per evitare questa rimozione collettiva, insopportabile , di una città in gran parte giudicante e sfuggente rispetto alle proprie responsabilità.
Noi è da tanto che ci occupiamo anche della Casa Circondariale di Arezzo, lo facciamo perché vogliamo mettere le dita negli occhi a chi li vuol tenere chiusi, costringendoli a “guardare”.

La Casa Circondariale non può essere un luogo in cui si chiudono e nascondono i fallimenti di politiche sociale sbagliate, di politiche di disprezzo dei poveri e specificatamente se delinquono, ma l’umanità dove è finita? Siamo tutti esseri umani e come tali dobbiamo considerarci tutti e sempre.

Una tavola rotonda dal titolo ” Conoscere per supportare sicurezza ed esecuzione penale” la solita visione sicuritaria della destra, visione miope e di palese RIMOZIONE COLLETTIVA e in evidente contrasto con la nostra Costituzione illuminata che si concentra, invece, proprio sulla funzione RIEDUCATIVA che deve avere SEMPRE il carcere.

Ci auguriamo che i corpi intermedi vicini alla destra e a questa amministrazioni continuino ad occuparsi del penitenziario aretino anche dopo la campagna elettorale, e magari chiedendo a gran voce la nomina del Garante dei detenuti e non solo con la solita visione sicuritaria, e si impegnino anche per fare conoscere la funzione rieducativa del carcere, così come stabilito dalla nostra costituzione.

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