Scrive in un post su Facebook la presidente della provincia di Arezzo “Il tavolo Upi sulla viabilità con il Ministro Presentate le opere strategiche per la nostra Provincia. Av Mediaetruria, E78, nuovo ponte Buriano e Setteponti” È stata presentata al Ministro in persona una ricognizione delle opere strategiche provinciali, da condividere con il MIMS, le Regioni, ANAS e RFI, e progettare investimenti strategici per il sistema socio economico in modo sostenibile”, quindi, dalla semplice lettura sembra scontato che la presidente è andata a Roma a significare al ministro Giovannini le opere strategiche per la sua provincia per poterle condividere con il MIMS dopo aver acquisito l’interesse dei vari territori della sua provincia.

Ma dalle pubbliche dichiarazioni di molti sindaci, vedi per tutti quelle di Agnelli per Castiglion Fiorentino, Meoni per Cortona e altri, invece, sembra che la presidente non abbia condiviso con loro quali erano le opere strategiche da proporre al MIMS, all’ANAS e al Ministro Giovannini, oltretutto, gli stessi sindaci sostengono chiaramente che ” quando si va a rappresentare le esigenze dei territori, in generale, bisogna avere una delega dai sindaci, altrimenti si va a titolo personale visto anche le limitate competenze delle ex provincie”.

Evidentemente, oramai, i rapporti tra la presidente e i sindaci della provincia, anche della sua area, si sono lacerati e tutto lascia intuire che ciò possa dipendere dall’avvicinarsi delle elezioni al parlamento nazionale, che al massimo si terranno entro 11/12 mesi, a cui sembra interessata proprio la Chiassai, visto il suo progressivo passaggio a FDI, che all’interno del centro destra è proiettato a diventare il primo partito e, quindi, forse l’unico che può assicurargli l’elezione in Parlamento. Da qui sicuramente l’insofferenza dei sindaci che da un lato non si sentono più rappresentati dalla sindaca di Montevarchi, che a loro dire non si confronta più con il territorio, e dall’altro sospettano che per lei oramai sia prioritario crearsi le condizioni, legittime diciamo noi, per una sua elezione al prossimo parlamento romano in quota a FDI.

Certo se le cose stanno veramente come sostengono i sindaci aretini, e la Chiassai se vorrà potrà inviarci la smentita e noi saremo felici di pubblicarla, è doverosa un’amara domanda: si possono tutelare gli interesse generali dei cittadini e portare avanti le ambizioni personali ?

Fare politica, sicuramente, è anche un modo di promuovere se stessi ( legittimamente e ben venga una sana ambizione) ma se diventa prioritario l’avanzamento di carriere e, per raggiungere l’obbiettivo prefissato, ci si dimentica di quali sono gli interessi generali da tutelare, per la funzione elettiva che si ricopre, arriviamo facilmente ad affermare che il nostro paese è oramai senza più alcuna speranza.

A pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina! E come al solito noi abbiamo piena fiducia nelle istituzioni e in chi le rappresenta e vogliamo essere positivi e credere che non sia così come raccontato e, quindi, che tutti noi possiamo continuare ad avere piena fiducia nella nostra classe dirigente che, oltretutto, proprio in questi giorno si sta anche deliberando i copiosi aumenti delle loro indennità di funzione ( compensi) così come da Draghi deliberato in finanziaria 2021.