Questa mattina il sindaco Ghinelli, ospite del nostro amico editore di Radio Fly Giuseppe Misuri, ha notevolmente ridimensionato, per non dire smentite, le precedenti gravi accuse rivolte alla Regione Toscana dalla sua vice, che a suo dire la maggioranza aveva privilegiato i progetti dei comuni di centro sinistra, accuse che se fossero state vere, evidentemente, integravano fattispecie di rilevanza penale.

Pertanto, Ghinelli, tornato in vacanza da noi, ha cercato di mettere una pezza all’evidente scontro istituzionale creato dalla sua vice. Prima di tutto ha ben specificato che ancora il comune non conosce nulla della procedura che ha seguito la Regione Toscana per stilare la graduatoria e classificare il progetto aretino tra gli ultimi, infatti, ha detto che il comune farà l’accesso agli atti per conoscere cosa è successo, quindi, ad oggi nessuno del comune di Arezzo sa nulla e nemmeno la Tanti!

A questo punto, viene da chiedersi ma la Tanti quando ha fatto quelle gravi affermazioni su quali presupposti le ha basate? Ha tirato a caso? Ma in che mani lascia il comune sindaco tra una vacanza e l’altra? Ma Arezzo merita tutto questo? Quanto ancora può andare avanti questa situazione?

Il sindaco deve delle spiegazioni agli aretini, non può cavarsela con le sue battutine di andreottiana memoria e cercare di barcamenarsi, come ha fatto stamani da Beppe, dicendoci che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina, perché dalle parole della Tanti, al contrario, sembrava, che, tutto fosse chiaro al comune e, che, le sue conclusioni accusatorie si basavano su conoscenze sicure mentre ora scopriamo che non è vero. Mentre è vero, è certo che Arezzo ha perso milioni di euro, quindi, dobbiamo sapere di chi è la responsabilità con certezza e chi ha sbagliato deve assumersela e trarne le dovute conseguenze. Forse proprio lei sindaco!

Il sindaco si è anche premurato di precisare che eventualmente dopo l’accesso agli atti e all’esito dell’esame della procedura amministrativa seguita dalla Regione il comune valuterà un ricorso al Tar ( Tribunale Amministrativo Regionale), ma non ha assolutamente preso nemmeno in considerazione la possibilità di denunce penali, che, al contrario ci sembrava fossero da sotto intendere dalle affermazioni gravi della Tanti.

Possiamo supporre dalle parole di Ghinelli, di questa mattina, che non c’è stato nessun favoritismo e allora cosa è successo? Attendiamo risposte.