Pensare alla storia del sindacato, alle lotte sindacali per la conquista dei diritti e della dignità del lavoro, delle lavoratrici e dei lavoratori e scoprire che oggi due amministratori locali, il sindaco di Arezzo e la sua vice si auto attribuiscono una ulteriore qualifIca, da aggiungere a quella che già hanno avuto con il mandato elettorale, la rappresentanza sindacale dell’intera provincia per “proporre una professionalità aretina” ad una poltrona nel CDA dell’Aslona Toscana sud-est dopo la riconferma di D’Urso e per dirla con un eufemismo “ci lascia spaesati, disorientati”.

Chiaramente quando la Tanti afferma che vuole “proporre” una professionalità aretina può anche voler dire, che, già c’è la persona pronta per quella poltrona, ma chi avrà in mente la vice? Ma poi che garanzie abbiamo che una volta ottenuta questa poltrona nel CDA dell’Aslona, questa, riuscirà a migliorare la sanità ad Arezzo?

Ma non è proprio il sindaco e la vice che dovrebbero vigilare sulla sanità pubblica, per garantire che l’Aslona offra servizi uguali a tutti i cittadini di sua competenza? Ma forse non è così , è meglio avere una poltrona nel CDA, siamo più tranquilli!!!

Insomma se riusciamo ad interpretare quanto scrive la Tanti: la Aslona durante il loro mandato (Ghinelli/Tanti) ha trascurato la provincia di Arezzo ( ha fatto meno investimenti in rapporto al peso della provincia di Arezzo in rapporto alle altre due) quindi, ora, sembra chiedere una poltrona a riparazione del danno subito.

Come dice il sindaco ” a pensare male si fa peccato ma spesso ci si indovina” e considerato che siamo in epoca di nomine e di spartizione degli incarichi nelle partecipate ( molti in scadenza) ci viene naturale immaginare che questa irrituale richiesta potrebbe anche nascondere una mancanza di poltrone a cui la Tanti cerca di trovare la quadra.

A noi questi metodi non ci piacciono, ed è notorio, noi siamo per il merito, per la schiena dritta e non per l’appartenenza d’area e fedeltà ( si sta parlando di amministrare i beni, i servizi e gli interessi comuni pubblici, nulla di privato!).

A questo punto vogliamo chiedere a lei e al sindaco ma cosa avete fatto, voi due, in questi anni per tutelare gli aretini mentre l’ Aslona faceva gli investimenti nelle altre due province a scapito della nostra ( come scritto dalla Tanti)?

Solo ora vi accorgete di tutto questo e ci volete fare credere che per ottenere il riequilibrio è sufficiente che venga nominato nel CDA chi vorrete “proporre”? Ma chi sarà mai questo/a Superman/woman ?

Infine e con molta delusione e con poca speranza ci chiediamo: ma quando gli aretini si stancheranno di essere presi in giro in questo modo?