Abbiamo ricevuto un breve video, realizzato da uno dei poveri, che, è costretto a vivere all’interno dell’ex area Lebole e, che, documenta le condizioni disumane e drammatiche in cui tanti giovani passano le giornate in questa estate infuocata.

Vorremmo chiedere a tutte le istituzioni aretine se Arezzo non ha le risorse per garantire un luogo decente dove fare vivere, dignitosamente, tutti i tanti poveri ( molti giovani e stranieri) che sono costretti, per un riparo, ad occupare fabbriche dismesse in queste condizioni.

Ci piacerebbe che la Vice Sindaca si recasse di persona in quel posto e nelle tante altre fabbriche dismesse e abbandonate ( perché non c’è solo la ex Lebole), per vedere con i suoi occhi come vivono i poveri di Arezzo. Non è accettabile che i poveri di Arezzo non hanno altra scelta, che, vivere in quel luogo. Arezzo ha i mezzi e le forze per garantire a tutti i poveri una casa dignitosa ( un riparo accettabile per delle persone umane) ma se questa è la realtà ci sembra che manca proprio la volontà e la capacità di affrontare questi drammi.

Cara Vice Sindaca, assessora alle politiche sociali, si è mai posta questa semplice domanda: un povero giovane che è costretto a vivere in queste condizioni, cosa ha da perdere? Può avere paura del carcere? Assolutamente no! Anzi il carcere è un ambiente migliore e più ospitale di questi degradati immobili e perlomeno in galera avrà il bagno e le docce. Vede Vice Sindaca basta fare questa basilare considerazione per rendersi conto che per ridurre ed eliminare fenomeni come le baby gang, ad esempio, la prima cosa da fare e impegnarsi a trovare la soluzione, e subito, per dare un luogo decente a questi giovani dove vivere, perché non sono migliaia ma solo qualche decina e la sua amministrazione ha le risorse per farlo tranquillamente, ma serve la volontà.

Poi non ci lamentiamo se Arezzo vede la presenza di fatti di violenza giornaliera gravi, che, creano insicurezza e paura in tutti.

Lei Vice Sindaca, che, si accinge a candidarsi in parlamento con la destra, farà sicuramente sua la proposta di Giorgia Meloni del blocco navale per impedire l’arrivo di nuovi poveri via mare. Però, vorremmo ricordarle Vice Sindaca, il fatto è ,che, queste persone povere sono già qui e lei e la sua amministrazione dovevano e devono subito creare le condizioni affinché questi giovani abbiano un luogo dove poter vivere, che, sia dignitoso ( e non in quel degrado) e, che, possa permettergli di iniziare un percorso di inserimento nella nostra società, che, oltretutto ha tanto bisogno di giovani, vista la denatalità del nostro paese.

Abbiamo letto questo documento e alleghiamo un estratto della parte finale e ci chiediamo se quanto in rosso è un presupposto giusto per combattere la povertà?