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Uova in Camicia è il secondo libro dello scrittore salernitano Angelo Nairod che, dopo aver trattato con successo il tema della diversità con Quando i Diversi siamo Noi (LFA Publisher – 2018) con il quale si è aggiudicato l’alloro nel prestigioso concorso “Caterina Martinelli”, indetto in onore della stessa uccisa dalla violenza fascista nonché il Premio speciale Maralunga, nella 6^ edizione della Biennale Internazionale di Poesia e Narrativa – Percorsi Letterari … “Dal Golfo dei Poeti Shelley e Byron, alla Val di Vara”, si ripropone di scavare più a fondo nel tema del diverso. “Uova in Camicia … e altre storie di (stra)ordinario coraggio” (Edito da Dialoghi Edizioni) affronta temi forti e di grande attualità: dalla violenza sulle donne all’omogenitorialità, dalla surrogazione all’emancipazione femminile, con un occhio di riguardo ai diritti LGBTQ+. Il tema del coraggio è il collante di tutti i racconti. L’autore ritiene infatti: “È nell’ordinario che ciascuno di noi deve trovare un coraggio straordinario. Nelle sfide di tutti i giorni, nelle avversità che si presentano in ogni istante. Così, con (stra)ordinario coraggio, i protagonisti della raccolta combatto con una dignità intoccabile, a testa alta e senza mai piegarsi.


L’originalità di queste storie risiede nella sorprendente umanità che condensano, scevra da futili retoriche.” Altrettanto sorprendente lo scavo psicologico nei personaggi, i quali – ciascuno dalla propria prospettiva – offrono il loro sguardo sulla realtà contingente, dura e complessa. Quella di Teresa di fronte al figlio in coma; quella della madre-pittrice affetta dalla sindrome di Tourette; quella di Andy, che riesce a diventare il più giovane presidente gay del suo Paese. Andy, che molto ha in comune col giovane Paolo, cresciuto come Paola, in un intreccio che man mano si dispiega e offre acqua fresca tanto al vorace lettore assetato – che cerca il ritmo e il dinamismo – quanto a quello più introspettivo, che nell’oggetto-libro vuole trovare le risposte, le domande… e perché no: il dubbio.
La prima presentazione pubblica del testo ci sarà alla Mondadori bookstore di Pontecagnano domenica 6 Marzo alle ore 10.30.
Il libro è ordinabile in qualsiasi libreria e disponibile negli store online IBS e AMAZON. Facebook autore: https://www.facebook.com/angelonairod/


Biografia sintetica di
Angelo Nairod
Nato a Napoli vive in provincia di Salerno dove lavora come biologo nutrizionista nel suo studio privato. Accanto alla sua carriera di nutrizionista, da oltre quindici anni si occupa di fotografia. Le sue foto sono state esposte in vari paesi del mondo e pubblicate su svariate testate di cultura e fotografia, sia in Italia (Foto Cult, Pride Magazine, Ziguline etc) che all’estero (edizione russa del The Printed Blog, Noisy Rain Magazine, Maariv edizione Israeliana, Wilde Magazine, He said Magazine etc), riscuotendo particolari attenzioni sui social media: il suo account Instagram supera i 45 mila followers, mentre il suo account Flickr – ad oggi – ha collezionato ben 7 milioni di visualizzazioni. Fra le ultime esposizioni ricordiamo la sua personale presso la galleria ARTIFACT di New York e la partecipazione alla BIENNALE di Salerno, dove è stato selezionato sia nell’edizione del 2018 che nel 2020.
Il suo primo libro “Quando i Diversi siamo Noi”, pubblicato nel 2018 dalla LFA Publisher, affronta in 12 racconti brevi il delicato e attuale tema della diversità, partendo da quella genetica fino ad arrivare a quella sociale e culturale. Il libro si è aggiudicato il primo premio nella sezione racconti del prestigioso concorso “Caterina Martinelli”, indetto in onore della stessa, uccisa dalla violenza fascista nel 1944. È inoltre vincitore del Premio speciale Maralunga, nella 6^ edizione della Biennale Internazionale di Poesia e Narrativa – Percorsi Letterari … “Dal Golfo dei Poeti Shelley e Byron, alla Val di Vara”.


Uova in camicia… E altre storie di (stra)ordinario coraggio Di Angelo Nairod
Le storie di (stra)ordinario coraggio che compongono Uova in camicia sono anzitutto un ‘caleidoscopio di sentimenti’. Si può affermare con certezza, infatti, che, uno per uno, questi racconti avviluppino il lettore in un pulviscolo inafferrabile di sensazioni. Non a caso, i riferimenti a fenomeni atmosferici o in genere alla volta celeste, al firmamento, si snodano a più riprese tra le pagine, ma il senso di esse è offerto da un elemento solo apparentemente banale, all’interno del racconto che dà il titolo alla raccolta, una sorta di ‘correlativo oggettivo’ a cui non si può non badare.
L’originalità delle storie, quindi, risiede maggiormente nella sorprendente umanità che condensano, scevra da futili retoriche. Altrettanto sorprendente, lo scavo psicologico nei personaggi, i quali – ciascuno dalla propria prospettiva – offrono il loro sguardo sul mondo e sulla realtà contingente, dura, complessa, sfaccettata e il più possibile declinata nella sua infinita complessità. Quella del papà di Virginia, o di Teresa di fronte al figlio in coma; quella della madre- pittrice affetta dalla sindrome di Tourette, che apre il proprio cuore alla figlia elaborando peraltro una teoria tutta sua sul coraggio; quella di Andy, che trova il suo posto nel mondo dopo un’adolescenza complicata e sofferta, ma che gli fa dono di uno strumento in più per portare il proprio paese sulla strada di un’emancipazione nuova. Andy, che molto ha in comune col giovane Paolo, cresciuto come Paola, imprigionato nel corpo sbagliato. A legare in qualche modo i due, la maestra Greta, poi guida turistica e collega del papà di Virginia, in un intreccio che man mano si dispiega e offre acqua fresca tanto al vorace lettore assetato – che cerca il ritmo e il dinamismo – quanto a quello più introspettivo, che nell’oggetto-libro vuole trovare le risposte, le domande… e perché no: il dubbio.
Angelo Nairod delinea una serie di vicende tutt’altro che bidimensionali. Niente è bianco o nero, ma i suoi personaggi brillano della luce di un arcobaleno inafferrabile. Così Gianna e Pierpaolo, intrappolati ciascuno in una solitudine inasprita dal contesto storico; oppure Elettra, più che mai figlia del suo tempo, alle prese con le contraddizioni che gravano sulla famiglia.
Ognuno di questi ‘caratteri’ vive al meglio delle sue possibilità, un giorno dopo l’altro sfiorando o conoscendo l’abisso per poi risalirlo. E tutto ciò l’autore sa condurlo con tocco leggero e poetico, sensuale e romantico, in alcuni momenti, nel senso meno deteriore del termine. Come nella storia di Claudio e suo marito.
Lo stile è piano, necessario, essenziale. Sa andare a colpire dove serve con poche parole, periodi scarni ed efficaci, intervallati ad altri di più ampio respiro, che danno spazio ad apprezzabili considerazioni e approfondimenti di cui le storie sono il pretesto. Un’intelligenza che concorre all’empatia anche – per esempio – sul piano linguistico, strizzando l’occhio a espressioni colloquiali (caratterizzate quanto basta) che ci permettono di superare la nostra identità di singoli, laddove è proprio l’identità – problematizzata ma al tempo stesso desiderosa di affermarsi – uno dei temi principali della raccolta. Anzi… a ben guardare ne costituisce proprio l’essenza e l’intera struttura.