Il Sole 24 Ore, ogni anni pubblica le classifiche complete, in forma tabellare, degli indicatori che compongono l’indagine della Qualità della vita nelle città italiane e lo fa dal 1990 al 2023.

Di seguito ecco l’ultima classifica:

https://lab24.ilsole24ore.com/qualita-della-vita/tabelle/

Arezzo continua a scalare all’inverso questa classifica, ovvero anche questo anno ha perso posizioni, ben 8, e si posiziona a metà classifica, quindi, si avvicina sempre di più al fondo.

Chi abita e conosce la realtà aretina, non ha bisogno di scoprire il declino di Arezzo dalla classifica de “IL Sole 24 Ore”, perché purtroppo e fin troppo facile rendersene conto. A tutti è sempre più chiaro che Arezzo sembra sempre di più una citta del profondo sud Italiano.

Arezzo è la città di Licio Gelli, che non c’è più, ma dove i suoi adepti sono tutti ai loro posti. Arezzo è una delle provincie italiane che vede la presenza di un gran numero di logge massoniche, ma anche di tante congreghe e via dicendo.

Dalle indagini della magistratura, dai processi, dai fatti di cronaca è sempre più evidente il radicamento e sviluppo delle mafie anche in questo territorio.

La sviluppo della logistica sono anni che è completamente fermo, la due mari non è dato sapere se e quando verrà ultimata, da Arezzo e difficile raggiungere sia Perugia, sia Siena ( in treno e in auto), le vie di comunicazioni per raggiungere le Marche e l’Emilia sono sempre quelle di cento anni fa, Si è parlato di Stazione AV a Rigutino, ma ora si è capito che non sarà mai realizzata, ne li, ne da nessun’altra parte.

Arezzo non è una città universitaria e se fino a qualche anno addietro, vedeva la presenza di alcuni dipartimenti distaccata dell’Università degli Studi di Siena, ora non ci sono più.

Arezzo, come tutta l’Italia soffre di una grave denatalità e continua perdita di popolazione, ma nessuno se ne preoccupa, nessuno si pone il problema che in un contesto del genere la stragrande maggioranza dei nostri giovani che studiano, alla fine dell’università non tronano qui.

Le condizioni del capoluogo sono a dir poco drammatiche. Un sindaco praticamente assente, che è stato rinviato a giudizio per fatti gravi e condannato in primo grado, e con un processo in corso è stato anche rieletto. Un’amministrazione che in nove anni non è riuscita praticamente a portare a termine un cantiere di quelli avviati. Potremmo proseguire ma lasciamo stare.

I nostri giovani preparati, finiti gli studi universitari, scappano da questa provincia e vengono rimpiazzati da manovalanza a basso costo, sia nel manifatturiero, orafo, che nell’agricoltura e ora anche nel turismo.

Insomma, basta guardarsi intorno per rendersi conto di questo drammatico declino e Il Sole 24 Ore non fa altro che rilevarlo.